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L’IA incontra gli strumenti DEX: come l’analisi intelligente facilita l’individuazione dei dispositivi outlier

29. ottobre 2025, Avatar of Robert KlingerRobert Klinger

Una cosa è certa: nelle aziende con centinaia o addirittura migliaia di dispositivi, i problemi IT sono tanti e sempre diversi. I lunghi tempi di avvio, ad esempio, ma anche i crash delle app e così via. Va da sé che l’assistenza IT non è sempre necessaria o giustificata. Al contrario, molte anomalie che meriterebbero maggiore attenzione da parte del reparto IT, perché indicatori di problemi latenti più gravi, non vengono segnalate perché l’invio di un ticket è troppo impegnativo. Quindi, come possono i team IT distinguere un’ordinaria anomalia da un vero e proprio problema sistemico? È proprio qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale (IA) nelle moderne soluzioni DEX.

IA & DEX – breve e conciso:

  • Il ruolo dell’intelligenza artificiale: le soluzioni DEX basate sull’intelligenza artificiale rilevano gli schemi e identificano le cause principali, facilitando l’individuazione dei dispositivi outlier.
  • IT proattiva: invece di limitarsi a reagire ai ticket, l’intelligenza artificiale identifica i problemi in anticipo, addirittura prima che gli utenti li segnalino, e raccomanda azioni preventive.
  • Il contesto è importante: i valori anomali vengono valutati rispetto ai gruppi di pari, ai trend temporali e ad altri fattori correlati, come ad esempio i crash delle app e l’utilizzo della RAM.
  • Automazione: in base all’analisi, è possibile attivare automaticamente i workflow di riparazione, compresi gli aggiornamenti, le regolazioni delle policy o le notifiche agli utenti.

La “data flood” è reale e cresce di giorno in giorno

I dispositivi moderni generano enormi quantità di dati di telemetria relativi ai tempi di avvio, agli schemi di login, all’utilizzo dell’hardware, alla latenza della rete, ai crash delle applicazioni, ai feedback degli utenti e agli eventi di sicurezza. Ognuno di questi segnali può essere rilevante e meritevole di analisi e follow-up, ma spesso risulta poco significativo, perché isolato o parte di una sequenza di eventi non correlati. Per questo, valutarne l’effettiva criticità è una vera e propria sfida.
I team IT non hanno bisogno di più dati, ma di maggiori informazioni che li aiutino a rispondere alla domanda di fondo: quali dati o dispositivi sono veramente outlier? Quali comportamenti insoliti meritano un maggiore approfondimento?

Identificazione dei dispositivi outlier: il nuovo oro delle operazioni IT

Le soluzioni DEX con IA integrata analizzano gli schemi, individuano gli outlier e raggruppano i problemi simili. In particolare, aiutano gli amministratori IT a concentrarsi sui dispositivi e sui problemi corretti.

Facciamo un esempio: un dispositivo impiega 85 secondi per avviarsi. È grave? Forse sì... O forse no, se la media di tutti i dispositivi è di 82 secondi. Ma se i dispositivi con hardware simile, nello stesso reparto e sullo stesso segmento di rete si avviano completamente in 30 secondi, il dispositivo che si avvia lentamente è sicuramente un’eccezione.

L’intelligenza artificiale aiuta quindi a estrapolare, in un mare di dati, i segnali davvero rilevanti. Risponde a domande come:

  • un dispositivo si discosta in modo significativo dal comportamento normale?
  • i dispositivi con lo stesso hardware presentano problemi simili?
  • qual è la causa più probabile dell’anomalia?

Dall’IT reattiva alle operazioni proattive

Senza l’IA, molti team IT rimangono intrappolati in un ciclo reattivo, intervenendo solo quando un numero sufficiente di utenti si lamenta delle scarse prestazioni, o quando i problemi si accumulano. La definizione delle priorità è difficile, perché molti utenti non segnalano mai i problemi, mentre altri inviano un ticket ad ogni minimo intoppo del sistema.

Le soluzioni DEX basate sull’intelligenza artificiale invertono questo ciclo, rilevando i problemi e suggerendo misure preventive prima che la situazione si aggravi e comporti l’apertura di un ticket. Ciò significa che gli errori vengono rilevati in modo più rapido e accurato, aumentando la soddisfazione degli utenti e riducendo il carico di lavoro dell’IT. Inoltre, riorienta le risorse IT sui problemi che richiedono davvero l’attenzione di un esperto.

Ecco un altro scenario che evidenzia come IA e DEX garantiscano risultati rapidi ed efficienti:
diversi dipendenti si lamentano di applicazioni bloccate e lentezza di sistema. Senza IA e DEX, l’IT deve utilizzare metodi manuali tediosi e lunghi per determinare se la causa siano applicazioni specifiche o memoria insufficiente. La soluzione combinata di IA e DEX, invece, identifica quali dispositivi utilizzano regolarmente quasi tutta la memoria disponibile, avvisa l’amministratore prima che le app o i sistemi si blocchino, segnala il problema e suggerisce le soluzioni prima ancora che venga creato un ticket.

Come combinare DEX e UEM con successo

Qual è il modo migliore per integrare le analisi della DEX e le soluzioni UEM? La nostra guida alle Best Practices fornisce indicazioni pratiche su come i team IT possono unire le due soluzioni per ottenere la massima trasparenza, efficienza e soddisfazione dei dipendenti.

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Il vero significato di “outlier”: comprendere il contesto attraverso l’IA

Se un dispositivo si blocca una volta, non significa che abbia un problema grave. Il contesto è fondamentale. I moderni modelli di intelligenza artificiale nelle soluzioni DEX esaminano molteplici fattori e sviluppano euristiche che tengono in considerazione:

  • trend temporali (ad esempio, calo graduale delle prestazioni)
  • confronto con gruppi di pari (dispositivi simili in contesti simili)
  • correlazione con altri segnali (ad esempio, crash dell’app + elevato utilizzo della RAM + feedback negativo dell’utente)
  • hardware specifico (ad esempio, configurazione della RAM o design della CPU)

I risultati dei singoli dispositivi sono utilizzati anche per effettuare ulteriori analisi. Solo con questa visione olistica l’IT può determinare se un dispositivo è davvero un outlier o se sta semplicemente affrontando una “giornata storta”.

Dall’analisi all’automazione: il passo successivo

Il futuro delle soluzioni DEX come baramundi perform2work è ancora più promettente. Se l’IA individua un dispositivo anomalo, è possibile attivare automaticamente i workflow di riparazione. Tra questi citiamo:

  • avvio di un aggiornamento
  • regolazione delle group policy
  • invio all’utente finale delle istruzioni per la risoluzione del problema

In combinazione con strumenti come n8n o Power Automate, la piattaforma DEX può diventare un hub per l’automazione IT intelligente con l’IA come cervello.

Conclusioni: IA + DEX = una svolta nella gestione IT

In un’epoca in cui i team IT sono sommersi dai dati, è fondamentale trarre le giuste conclusioni identificando i problemi rilevanti, individuando i valori anomali e adottando provvedimenti appropriati.

L’intelligenza artificiale nelle soluzioni DEX consente proprio questo. Non si limita a rilevare gli errori, ma ne comprende il contesto, stabilisce le priorità in modo intelligente e può persino agire automaticamente. Questa soluzione end-to-end trasformerà un mosaico di processi IT reattivi, in un sistema di gestione dei dispositivi proattivo e pronto per il futuro, in grado di aumentare l’efficienza e la soddisfazione dei dipendenti digitali.

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